Lo stato dei contenuti pubblicati sui social nel 2021 e prossimi trend
I social network sono tanto fluidi quanto i gusti e le abitudini di chi li utilizza. Ci sono social network che nascono, social che crescono, social che perdono colpi e social che muoiono.
Tutto dipende dagli utenti e dalle mode del momento.
Da qualche tempo il futuro dei social media sembra essere diventato molto più chiaro.
Dopo l’articolo di Wired che denunciava la crisi d’identità di Instagram sotto l’ossessiva pressione di Facebook nel farne un clone di Tik Tok, sembra che assistiamo a un inevitabile cambio di rotta verso i contenuti video.
Instagram insiders reveal its growing TikTok turmoil https://t.co/BMpjD3iooQ
— WIRED UK (@WiredUK) September 14, 2021
Ma prima di scoprire quali saranno le prossime tendenze di Content Marketing per i social media, vediamo la situazione in Italia
Indice dei contenuti
Italiani e Social Media 2021
La quinta edizione dell’indagine “Italiani e Social Media” sul comportamento degli italiani online pubblicata da Blogmeter è stata presentata in anteprima al Marketing Research Forum di ASSIRM.
Dallo studio sono emerse molte interessanti novità sull’utilizzo dei social da parte degli italiani, tra cui:
- Facebook smette di essere il social più utilizzato dagli italiani e viene sorpassato da YouTube, usato regolarmente dal 90% degli intervistati;
- Instagram continua a crescere, passando dal 73% di utenti che lo usano regolarmente all’80%;
- Pinterest cresce dal 41% al 50%;
- TikTok registra un boom di utenti dal 16% al 41% (oltre 5.4 milioni di tiktoker);
- Whatsapp mantiene il primato delle app di messaggistica più utilizzate;
- Complice la pandemia, aumenta il tempo impiegato online: quasi il 40% degli intervistati ammette di aver trascorso più tempo sui social, sia per imparare cose nuove (25% del campione) che come principale fonte di informazione (28%);
- L’uso dei social da parte degli italiani è per motivi ludici e ricreativi: il 48% li usa per svago e divertimento, mentre il 34% li usa nei momenti di noia;
- Quest’anno sui social il 400% in più rispetto allo scorso anno ha parlato di sostenibilità (soprattutto su Facebook), generando conversazioni che hanno avuto il 200% in più di interazioni (soprattutto su Instagram)
Fonte: Blogmeter/ASSIRM
Leggi anche: Quando Pubblicare su Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn? [Aggiornato 2021]
Su Contently è stato pubblicato un interessante articolo che ripercorre la storia dei social network focalizzandosi sulle tre tendenze principali che ne hanno condizionato i contenuti. Su questo presupposto si parla di tre epoche di social media
Analizziamole nel dettaglio
Potrebbe interessarti Contenuti coinvolgenti per i social: 12 consigli per non sbagliare
Difficile ricordare Facebook prima del Feed di Notizie, ma sicuramente era più caotico in quanto bisognava navigare nei singoli profili per leggerne gli aggiornamenti, tipo una directory.
Facebook festeggia i 10 anni del News Feed https://t.co/WgpMjtLI7N pic.twitter.com/IDSO7djO0S
— Focus (@Focus_it) September 12, 2016
In effetti è stato proprio il News Feed a renderlo un vero e proprio social network, anzi da allora in avanti nessun social sarebbe stato tale senza un feed. Nel 2007 c’è stato il boom di Twitter proprio perché era solo un feed di aggiornamento, seguirono My Space, LinkedIn e gli altri.
Nel 2013 tre studenti di Standford rilasciarono una funzionalità che da quel momento in poi avrebbe rivoluzionato il mondo dei social: le Storie, contenuti di vario genere (testi, foto o video) che restano visibili per sole 24 ore
Tutto partì da Snapchat per condividere scatti fotografici sotto forma di narrazioni e da lì anche altri social iniziarono a fare lo stesso, in particolare Instagram
Brands Are Kind of Like Teenagers, So Instagram Copied Snapchat: https://t.co/XnRo5HWkQS by @JoeLazauskas pic.twitter.com/xepB6vDsGL
— Contently (@contently) August 2, 2016
Un successo stratosferico che rallentò la crescita di Snapchat dell’82%
Snapchat growth slowed 82% after Instagram Stories launched https://t.co/XhiDlpZ8QE by @joshconstine
— TechCrunch (@TechCrunch) February 2, 2017
Seguirono gli esempi anche altri social, come Facebook, alcuni però con risultati piuttosto deludenti come le storie di LinkedIn, ritirate a settembre 2021 e le Fleets di Twitter, chiuse ad agosto 2021.
Leggi anche Cosa non fare sui social: 25 errori da non commettere mai
TikTok è stato lanciato negli Stati Uniti a settembre 2017 e all’inizio del 2019, aveva raggiunto un miliardo di utenti.
Nasce come strumento per creare e modificare brevi video dal proprio smartphone e il suo successo si deve in parte al suo potente algoritmo che è molto bravo a prevedere il tipo di video che ti piacerà.
Ma c’è anche una spiegazione scientifica al successo di TikTok ed è stata pubblicata su Forbes nel 2020. Secondo la dott.ssa Julia Albright questo genere di app gioca sulla stessa parte del cervello umano che rende attraente il gioco d’azzardo. In pratica, anche se non ti piaceranno tutti i video, dopo aver gradito alcuni di essi il tuo cervello riceve una piccola dose di dopamina che ti porta a continuare a scorrere il feed.
Digital Crack Cocaine: The Science Behind TikTok’s Success #tiktok #socialmedia #devicesbook https://t.co/1AKsc6Q9rD
— Dr. Julie Albright (@drjuliea) January 18, 2020
Con la funzione Reels, Instagram non ha perso tempo a copiare l’idea e si prevede di rendere il feed video sempre più centrale nell’app, anche se al momento è già inondata di video di TikTok che gli utenti ripubblicano.
In questo modo TikTok si dimostra così potente da penetrare negli altri social e diffondersi.
Chissà se questo tipo di feed funzionerà anche al di fuori di questi due social, ma poco importa.
Ciò che interessa è che questo genere di contenuti sta spopolando sui social e non devi farti cogliere alla sprovvista.
Integrali alla tua strategia di Content Marketing per i social ma presta attenzione a non trascurare tutto il resto.
Le persone continueranno a consumare contenuti nei formati più diversi, dai post sui blog ai video di YouTube, dai meme ai podcast.
Leggi anche Come funzionano gli algoritmi dei social media?
Fonti: Inside Marketing e Contently