- Gli errori di ortografia e di grammatica più diffusi del Web
- ▪️ Qual’è o qual è?
- ▪️ L’apostrofo
- ▪️ Un po’ o un pò?
- ▪️ Daccordo o d’accordo?
- ▪️ Avvolte o a volte
- ▪️ Pultroppo o purtroppo?
- ▪️ Proprio o propio?
- ▪️ Il congiuntivo
- ▪️ I pronomi
- ▪️ La lettera Q al posto della C
- ▪️ Ne o né?
- ▪️ E o ed, a o ad?
- ▪️ La punteggiatura
- ▪️ Sopratutto o soprattutto?
- ▪️ Perché o perchè?
- ▪️ Qualcun’altro o Qualcun altro?
- ▪️ Fa, Fa’ o Fà?
- ▪️ Da, Da’ o Dà?
- ▪️ Se, sé, se’ o sè?
- ▪️ Lo fai apposta?
- Conclusioni
Gli svarioni di Italiano più diffusi nella scrittura Web (e nella vita)
Un errore di grammatica può essere corretto immediatamente mentre si parla, ma un errore di ortografia, di grammatica o un refuso pubblicato sul web può non saltare immediatamente all’occhio di chi scrive, ma è probabile che sia il lettore a notarlo.
Un buon copywriter non solo deve conoscere bene la Grammatica e l’Ortografia per evitare terribili strafalcioni, ma deve anche avere l’occhio allenato a scovare sgrammaticature commesse per fretta o distrazione.
In occasione dell’ultima Settimana della Lingua Italiana nel Mondo promossa dall’Accademia della Crusca, il sito Libreriamo.it ha redatto una classifica degli errori più commessi dagli italiani all’estero (graziando gli Italiani i residenti in Italia 😅).
Vediamo dunque quali sono gli svarioni di Italiano da evitare assolutamente sia sul web che nella vita.
Gli errori di ortografia e di grammatica più diffusi del Web
L’indagine di Libreriamo ha coinvolto circa 4.000 italiani tra i 18 e i 65 anni che vivono all’estero ed è stata condotta mediante il monitoraggio online delle principali testate di settore, social network, blog, forum e community dedicati al mondo della cultura coinvolgendo 20 esperti tra sociologi e letterati.
Anche se alcuni di questi sono ben noti, facciamo un piccolo ripassino e scopriamo quali sono gli “orrori” più ricorrenti della scrittura sul web.
▪️ Qual’è o qual è?
Si tratta di un’inesattezza commessa dal 71% degli intervistati. Chiariamo subito che
Qual è si scrive SENZA APOSTROFO
Scritto diversamente è uno scivolone di grammatica abbastanza comune e frequente sul web e su carta.
Si scrive in questo modo perché la parola “qual” esiste come parola autonoma.
Dunque non è un troncamento, ma con un’apocope vocalica (Fonte Treccani)
▪️ L’apostrofo
In generale l’apostrofo è abbastanza ostico agli Italiani (52%).
L’apostrofo si mette davanti a tutte le parole femminili
Quindi abbiamo un’amica e non un amica, un’elisione e non un elisione, ma anche un ascensore e non un’ascensore (Fonte Treccani).
▪️ Un po’ o un pò?
La forma più diffusa è un pò con l’accento (49%), mentre
La grafia corretta è un po’ (con l’apostrofo)
Si tratta infatti del troncamento di “poco”.
▪️ Daccordo o d’accordo?
Anche se il 32% degli intervistati (uno su tre) ha sostenuto il contrario.
La forma corretta è “d’accordo”
In questo caso abbiamo a che fare con l’elisione della preposizione “di”.
▪️ Avvolte o a volte
Il 25% degli intervistati dimentica che
Si scrive “a volte”
Il termine “avvolte” infatti indica il participio passato del verbo avvolgere.
▪️ Pultroppo o purtroppo?
Un intervistato su quattro (25%) scrive “pultroppo” con la L, mentre
La forma corretta è “purtroppo”
▪️ Proprio o propio?
Due italiani su dieci (il 19%) all’estero scrivono “proprio”, mentre
Si scrive “proprio”
▪️ Il congiuntivo
Il congiuntivo suscita sempre una particolare antipatia, infatti il 46% dei partecipanti al sondaggio usa l’indicativo al posto del congiuntivo.
Per esempio, è sbagliato dire o scrivere “L’importante è che hai superato l’esame”. La forma giusta è
“L’importante è che tu abbia superato l’esame”
▪️ I pronomi
I pronomi (32%) sono un altro errore ricorrente.
Per esempio, è scorretto dire “Gli ho detto che era molto bella” perché
In riferimento a una persona di sesso femminile, bisogna usare il pronome “le”
Dunque “Le ho detto che era molto bella”.
▪️ La lettera Q al posto della C
L’uso della Q al posto della C e viceversa è un altro svarione molto diffuso (38%).
Alcuni esempi sono evaquare al posto di evacuare, o profiquo al posto di proficuo.
▪️ Ne o né?
Il 47% degli italiani fa confusione, la regola è che
L’accento si usa solo quando si tratta di una congiunzione negativa
Dunque “Non né ho parlato con nessuno” si scrive “Non ne ho parlato con nessuno”
▪️ E o ed, a o ad?
Molti (37%) non sanno quale congiunzione usare tra “e o ed”, oppure tra “a o ad”.
In generale,
L’aggiunta della “D” va fatta solo nel caso in cui la parola che segue cominci con una vocale
Fonte: Accademia della Crusca
▪️ La punteggiatura
Sul web si vedono piogge di virgole e punti e virgole messi a casaccio giusto per puntellare un po’ il testo.
Se è vero che i flussi di coscienza vanno lasciati ai grandi autori della letteratura moderna, è anche vero che ogni segno di interpunzione ha la sua regola da rispettare.
Quando si usa la virgola?
- Negli elenchi: “Ho comprato pane, latte, frutta e verdura”;
- Prima o dopo un’apposizione: “Sono stata in vacanza a Miami, in Florida, una città cosmopolita e ricca di svaghi”;
- Nelle preposizioni incidentali “Vivere in una metropoli, ormai, è sinonimo di stress”;
- Per separare una proposizione principale da una subordinata introdotta da ma, tuttavia, però, anzi;
- Prima o dopo un vocativo: “Marco, passami il sale”.
Fonte: Treccani
Quando si usa il punto e virgola?
- Per separare tra di loro due o più proposizioni coordinate, soprattutto nei periodi lunghi e complessi;
- Nelle enumerazioni e negli elenchi di elementi costituiti da parole accompagnate da un’apposizione;
- Quando si vogliono creare particolari effetti stilistici
Fonte: Treccani
Quando si usano i due punti?
- In una spiegazione;
- In una frase con funzione di apposizione della precedente (“Conobbe Sara: una ragazza deliziosa”);
- Come introduzione di un elenco di parole, o per introdurre un elenco puntato o numerato;
- Al posto di una congiunzione;
- Per introdurre un discorso diretto o una citazione;
- Nell’indicazione delle ore (“10:30”)
Fonte: Treccani
E ancora (qualche mia aggiunta)…
▪️ Sopratutto o soprattutto?
La forma corretta prevede il raddoppiamento sintattico, dunque
Si scrive soprattutto
▪️ Perché o perchè?
L’accento è acuto, infatti
Si scrive perché e non perchè
▪️ Qualcun’altro o Qualcun altro?
Sono tanti a ignorare quale sia la forma giusta, in questo caso
Qualcun altro va senza l’apostrofo
Siamo di fronte a un caso di troncamento.
Fonte: Coffeewriting
▪️ Fa, Fa’ o Fà?
Chiariamo bene cosa indicano queste parole
- Fa: terza persona singolare dell’indicativo del verbo fare (es. “Carlo fa i compiti”)
- Fa’: seconda persona singolare dell’imperativo del verbo fare (es. “Fa’ il bravo”)
- Fà non è mai corretto
Fonte: Focus Junior
▪️ Da, Da’ o Dà?
Definiamo i significati di questi termini:
- Da: preposizione semplice
- Da’: seconda persona dell’imperativo del verbo dare (Da’ una mano a tua madre!)
- Dà: terza persona dell’indicativo presente del verbo dare (L’Hotel Pippo ti dà il benvenuto)
Fonte: Treccani
▪️ Se, sé, se’ o sè?
Mettiamo subito in chiaro i significati di questi termini:
- Se: congiunzione con valore ipotetico (Lo farei se potessi – occhio ai congiuntivi 😉)
- Sé: con accento acuto è il pronome personale riflessivo di terza persona (Un oggetto da portare sempre con sé)
- Sè e Se’ non sono forme corrette
Fonte: Treccani
▪️ Lo fai apposta?
Rientra tra le parole o espressioni che nell’italiano contemporaneo vengono scritte unite, come per esempio:
- Abbastanza;
- Affatto;
- Allora;
- Almeno;
- Altrimenti;
- Apposta;
- Appunto;
- Benché;
- Bensì;
- Chissà;
- Davanti;
- Davvero;
- Dinanzi, Dinnanzi;
- Dopodomani;
- Dovunque;
- Ebbene;
- Eppure;
- Fabbisogno;
- Finché;
- Finora;
- Giacché;
- Infatti;
- Inoltre;
- Invano;
- Laggiù;
- Pertanto;
- Piuttosto;
- Pressappoco;
- Quaggiù;
- Qualora;
- Seppure;
- Siccome
- Sissignore;
- Soprattutto;
- Sottosopra;
- Talvolta
Fonte: Accademia della Crusca
Conclusioni
Devo confessare che scrivere questo post ha messo a dura prova la mia tastiera 😅
Ciò che conta però sia nella vita che nella scrittura professionale per Internet è saperli scovare e correggere, ma soprattutto bisogna imparare a non commetterli più.
Buona scrittura!
Fonte: Corriere.it