I titoli-esca “clickbait” possono essere usati a vantaggio dell’azienda senza offendere nessuno?
Il Clickbaiting è una strategia di Marketing che nonostante il nome poco familiare ci è sotto gli occhi molto più spesso di quanto possiamo immaginare.
Un titolo clickbait (letteralmente “esca da clic”) è appunto un titolo-esca altamente impattante e sensazionale da destare curiosità nei lettori e spingerli a cliccare sul link della pagina
Questi titoli “acchiappaclic” li troviamo spesso sui social nei post delle redazioni dei quotidiani online o dei siti di notizie. Inoltre troppo spesso si usano per scopi disonesti e poco virtuosi, cioè per diffondere fake news o truffe perché guidano gli utenti verso pagine insignificanti o con contenuti falsi e servono solo a generare ritorni in termini di pubblicità.
Un titolo particolarmente clamoroso infatti è perfetto per destare curiosità, forti emozioni e un interesse attivo da parte di un utente letteralmente bombardato da ogni sorta di informazione sia sui social che sul web.
Vediamo invece se e come è possibile sfruttare questa tecnica a vantaggio del sito web e del brand aziendale.
Clickbait: gli svantaggi
Se fare clickbaiting comporta risultati positivi in termini di tassi di apertura, click e traffico, implica anche una serie di conseguenze negative per il sito e l’azienda.
Fonte Cartoons by Jim
Utilizzare un titolo in grado di creare suspense e curiosità che porta a una pagina con contenuti privi di reale interesse può comportare una significativa perdita sia dell’efficacia della comunicazione aziendale che della fiducia degli utenti.
I lettori attirati da un titolo di forte impatto si sentiranno offesi nell’aver trovato un articolo che non appaga affatto la loro curiosità e il loro desiderio di informazioni veritiere. Questo dunque genererà una perdita non solo di trust, ma anche di autorevolezza della fonte.
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Clickbait: vantaggi e opportunità
I contenuti ad alto tasso emotivo sono in grado di suscitare sentimenti intensi perché sollecitano una specie di primordiale istinto di attenzione e curiosità negli utenti.
Quando questi titoli convincenti preannunciano contenuti di alta qualità, il risultato diventa eccellente. Le tecniche di scrittura persuasiva sono in grado di generare fiducia negli utenti e di creare autorevolezza nel brand.
Fatto bene, il clickbaiting è uno dei modi migliori per attirare utenti verso i tuoi contenuti.
Clickbait gets a bad rap. Done well, it’s one of the best ways to get attention for your #content, says @NeilPatel. https://t.co/PmQa23GBea
— Content Marketing Institute (@CMIContent) July 8, 2020
Dunque fare clickbaiting in maniera etica e consapevole consente di veicolare un messaggio altamente persuasivo e accattivante in grado di guidare gli utenti verso i propri contenuti autorevoli in quanto adatti a risolvere i loro problemi e necessità.
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D’altronde sono gli stessi motori di ricerca e piattaforme quali YouTube o Facebook a incoraggiare titoli di tipo clickbait perché i titoli che si distinguono dalla massa incoraggiano gli utenti a cliccare e a connettersi con i loro contenuti. Ovviamente tutto questo va fatto in modo responsabile, tenendo sempre presenti le pratiche della buona scrittura per il web e i principi di Ottimizzazione per i Motori di Ricerca.
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Come scrivere un buon Titolo Clickbait?
Il segreto è scrivere almeno una decina di titoli e poi scegliere quello migliore, tenendo presente che il forte impatto dell’heading deve preannunciare un articolo altrettanto valido.
“La capacità di usare il Clickbaiting in modo creativo ed efficace è la chiave del successo”
Angelo Frisina, CEO di Sunlight Media
Una volta creata l’esca, cioè un titolo che invogli gli utenti a fare clic sulla pagina, fai in modo che i tuoi contenuti soddisfino la promessa del titolo.
La soluzione comunque è fare sempre un buon SEO Copywriting, dunque scrivere per gli utenti strizzando un occhio ai motori di ricerca, con il giusto mix di creatività e ottimizzazione.
Fonte: Content Marketing Institute
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