I 10 meta tag da conoscere per fare SEO in modo efficace
Un meta tag è una parte del codice html di un sito che descrive il contenuto dell’elemento al quale è attribuito e serve a comunicarlo al browser e al motore di ricerca.
Questi metadati forniscono informazioni aggiuntive di una pagina web e servono al posizionamento del sito sui motori di ricerca.
C’è chi considera alcuni elementi più importanti dell’altro, chi si concentra sull’ottimizzazione di alcuni di essi e chi ancora cerca la formula magica per scalare le vette delle SERP (Search Engine Results Page).
In realtà bisogna prestare attenzione a tutto il complesso, in quanto la corretta ottimizzazione dei meta tag, della struttura di navigazione, dell’usabilità e delle specifiche tecniche considerate fattori di ranking (velocità, sicurezza, ottimizzazione per il mobile, User Experience e altro) contribuiscono insieme a creare un sito di successo.
Vediamo però quali sono i meta tag html da conoscere assolutamente per fare SEO (Search Engine Optimization – Ottimizzazione per i Motori di Ricerca) in modo efficace.
1. Title Tag
Il tag <title> indica il titolo della pagina web ed è visibile sia al di sopra dell’URL della pagina che nella SERP sotto forma di titolo blu.
Per esempio se leggi il codice html di questa pagina, vedrai che il titolo è
<title> I Meta Tag più importanti per la SEO </title>
Il metatag title è molto importante perché nella SERP indica agli utenti se il contenuto della pagina è adatto alle loro esigenze di ricerca, per questo un title ben scritto può far aumentare clic e visualizzazioni della pagina, oltre che migliorare il posizionamento su Google.
Alcuni consigli per ottimizzare il meta tag title
- Assegna un titolo a ogni pagina;
- Rispetta una lunghezza di 50-60 caratteri affinché il titolo non venga troncato da Google;
- Cerca di attirare l’attenzione dell’utente con un copy persuasivo;
- Inserisci prima le keyword principali, ma in modo naturale;
- Menziona il nome del tuo brand.
Per approfondire leggi Come ottimizzare il Title Tag per la SEO
2. Description Tag
La meta <description> mira a fornire una descrizione sintetica e precisa di ciò che tratta la pagina e nella SERP viene visualizzata immediatamente sotto al titolo.
Assicurati di scrivere una sintesi concisa sul contenuto principale della pagina, anche se l’algoritmo di Google è in grado di riscrivere le meta descrizioni in base alla relazione tra la query di ricerca e il contenuto della pagina Web.
La meta description non è un fattore di ranking, ma può migliorare il CTR (Click-Through Rate) nella ricerca organica, cioè il tasso di clic, in quanto fornisce una spiegazione chiara e convincente di ciò che gli utenti troveranno nella pagina.
Se la descrizione contiene le parole chiavi corrispondenti alla query digitata dagli utenti, queste vengono evidenziate in grassetto, mettendo in risalto il sito tra gli altri.
Alcuni consigli per ottimizzare il meta tag description
- Scrivi frasi coerenti con il contenuto della pagina e soprattutto di senso compiuto;
- Resta tra i 155-160 caratteri per non essere troncato in SERP;
- Assicurati che ogni pagina abbia una meta description unica;
- Usa una call to action accattivante;
- Inserisci informazioni aggiuntive alla semplice descrizione testuale, per esempio per un articolo puoi aggiungere la data di pubblicazione o il nome dell’autore, mentre per un prodotto puoi aggiungere il prezzo dell’articolo, il colore o la taglia.
Per approfondire leggi Come creare una descrizione SEO-friendly
Consulta le linee guida di Google sulla creazione di title e description efficaci
3. Heading Tag (H1 – H6)
I meta tag heading o tag di intestazione si usano per identificare la gerarchia di titoli e sottotitoli all’interno di una pagina e differenziarli dal corpo del testo.
Si classificano per ordine di importanza: il tag <H1> identificherà il titolo principale, il tag <H2> il sottotitolo ecc.
Anche i tag di intestazione non sono fattori di ranking, ma come spiega John Mueller di Google servono a comprendere meglio il contenuto delle pagine, di cui mostrano la corretta organizzazione.
Per lo stesso motivo l’inserimento delle parole chiave non è necessario ai fini del posizionamento, ma conferisce una maggiore coerenza con il resto dei contenuti.
In effetti la visualizzazione dell’architettura dei contenuti da parte dei tag di intestazione è utile
- Per i motori di ricerca nella lettura e nella scansione della pagina;
- Per gli utenti nella navigazione del sito.
Alcuni consigli per ottimizzare i meta tag heading
- Scrivi intestazioni coerenti con l’argomento principale della pagina e dei vari paragrafi;
- Evita titoli senza significato come “Capitolo 1”, “Capitolo 2” e simili;
- Non abusare delle parole chiave, ma privilegia frasi di senso compiuto;
- Google consiglia di abbinare il titolo H1 con il meta tag title della pagina.
4. Alt Tag per le immagini
Dal momento che i motori di ricerca possono “vedere le immagini”, il meta tag <alt> serve a identificare il testo alternativo che specifica il contenuto di un’immagine.
Questo attributo inoltre è utile ai fini dell’accessibilità perché il testo alternativo viene sia utilizzato dagli screen reader per i non vedenti che visualizzato quando un’immagine non può essere caricata, per esempio in caso di mancanza di connessione Internet o per qualsiasi altro motivo.
Il meta tag alt per le immagini è importante per il posizionamento in quanto consente la classificazione su Google Immagini
Alt text is extremely helpful for Google Images — if you want your images to rank there. Even if you use lazy-loading, you know which image will be loaded, so get that information in there as early as possible & test what it renders as.
— 🍌 John 🍌 (@JohnMu) September 4, 2018
Alcuni consigli per ottimizzare il meta tag alt per le immagini
- Scrivi testo pertinente al contenuto dell’immagine;
- Fornisci il giusto contesto all’immagine;
- Rendi il testo del meta tag alt quanto più possibile descrittivo;
- Adatta le keyword al contenuto generale della pagina.
Per approfondire leggi SEO per Immagini: i consigli di Google
5. Attributi nofollow
I link esterni sono i collegamenti che dal tuo sito puntano ad altri e vengono utilizzati per citare fonti autorevoli, menzionare un partner o un sito pertinente oppure per indirizzare le persone verso risorse utili.
I link sono molto utili per la SEO perché servono alla costruzione della rete dei collegamenti del sito web.
In particolare Google presta molta attenzione alla qualità dei link, e avere un profilo backlink naturale (non a pagamento o manipolativi) può aiutare il ranking su Google.
Inoltre nell’era della Ricerca Semantica, Google potrebbe utilizzare le fonti a cui ti riferisci come contesto per comprendere meglio il contenuto della tua pagina. Pertanto è ovvio che inserire un link significa citare un sito verso il quale si nutre fiducia, dunque in grado di trasmettere e trasferire valore.
L’attributo nofollow si assegna a un link per indicare al motore di ricerca che non dovrebbe essere seguito, ovvero che non dovrebbe dargli peso in termini SEO e di posizionamento.
Mettere il link nofollow è consentito quando:
- Si tratta di un sito non attendibile;
- Ci si riferisce a un sito a pagamento o sponsorizzato (anche se di recente Google ha introdotto l’attributo sponsored per indicare i link che costituiscono pubblicità);
- Si linkano commenti o altri contenuti generati dagli utenti;
- Si linka una pagina di login o a un social network (dal momento che i link inseriti su questi ultimi sono nofollow)
6. Meta tag robots
Secondo le linee guida di Google, il meta tag robots serve a comunicare in che modo una pagina dovrebbe essere indicizzata nei risultati della Ricerca Google.
Per esempio con attributo content = “noindex” indica di non indicizzare una determinata pagina e si presenta in questo modo
<!DOCTYPE html>
<html><head>
<meta name=”robots” content=”noindex” />
(…)
</head>
<body>(…)</body>
</html>
Questo meta tag influenza l’impatto dell’aspetto generale del sito agli occhi dei motori di ricerca.
In generale infatti i tag noindex e nofollow danno un certo controllo su come il sito viene visto dai motori di ricerca.
7. Tag rel=“canonical”
Secondo Google, se sul tuo sito è presente una singola pagina accessibile da più URL o sono presenti diverse pagine con contenuti simili (per esempio il link di una pagina prodotto che cambia con l’applicazione di filtri come taglia, colore ecc.), questi sarebbero considerati come duplicati della stessa pagina.
Inserendo il meta tag “canonical” invece si comunica al motore di ricerca quale deve essere la versione principale o “canonica” della pagina, in modo da eseguire la scansione su questa.
8. Markup Schema.org
Schema.org è una specie di vocabolario nato come iniziativa dei principali motori di ricerca per strutturare i dati.
I dati strutturati dunque sono stati creati per assegnare a tutti i siti un linguaggio comune (linguaggio di markup) volto a descrivere i vari elementi che compongono i testi, con l’obiettivo di renderli comprensibili ai motori di ricerca.
I dati di markup sono simili ai tag e si inseriscono nel codice html. Esistono tantissimi tipi di dati, per esempio nei siti di ricette sono quelli che indicano gli ingredienti, il numero di persone o il procedimento.
Vengono inoltre utilizzati dai motori di ricerca per produrre i Rich Snippet nei risultati della SERP
Prima di implementare i dati strutturati, studiali attentamente e se dovessi avere difficoltà puoi consultare l’Assistente per il markup dei dati strutturati di Google.
L’Open Graph è un protocollo introdotto inizialmente da Facebook per consentire al proprietario di controllare l’aspetto di una pagina se condivisa sui social media e poi adottato anche da altri social come LinkedIn e da Twitter.
Fonte Facebook for Developers
Ecco i principali tag Open Graph:
- og: title dove inserire il titolo che vuoi visualizzare;
- og: url che rappresenta l’URL della tua pagina.
- og: description ovvero la descrizione della tua pagina. Ricorda che Facebook visualizzerà solo circa 300 caratteri di descrizione.
- og: image dove puoi inserire l’URL di un’immagine che vuoi mostrare quando la tua pagina viene condivisa.
Usa i meta tag specifici dei social media per migliorare l’aspetto delle tue pagine condivise.
10. Meta tag Viewport
Con il meta tag Viewport siamo noi a suggerire al browser i parametri con cui il sito si adatta ai dispositivi mobili.
Ecco un esempio di istruzione da inserire:
<meta name=”viewport” content=”width=device-width”>
Significa che stiamo dicendo al browser di impostare la larghezza della Viewport (width) in base alla larghezza dello schermo del device (device-width). In questo modo il layout del sito si adatterà a queste dimensioni.
Questo tag non ha nulla a che vedere con il ranking, ma piuttosto influenza la User Experience da mobile, per questo è particolarmente importante per la SEO.
Conclusioni
Per avere una buona SEO On-Page bisogna curare tanti piccoli dettagli che insieme formano un unico quadro generale nell’ottimizzazione del sito.
Alcuni meta tag sono indispensabili, altri potrebbero non essere vitali ma potrebbero servire a ottenere i Featured Snippet, a migliorare la User Experience e a rendere il tuo sito più appetibile sia agli utenti che ai motori di ricerca.
Per questo è necessario non tralasciare nulla.
Fonte: Search Engine Journal