I fattori di posizionamento SEO più importanti per la visibilità su Google
Per raggiungere le prime posizioni su Google bisogna conoscerne i principali fattori di posizionamento o ranking.
Tra comunicati più o meno ufficiali e linee guida diffuse dai principali Evangelist di Google, attualmente se ne conoscono oltre duecento, ovviamente tutti con un peso diverso nella classificazione dei risultati di ricerca.
E allora quali sono i fattori di ranking su Google più importanti? Analizziamo insieme gli 8 fattori di ranking da ottimizzare per essere ai primi posti nella SERP (Search Engine Results Page).
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1. Backlink
Anche se Google sta pianificando di abbandonare i backlink in futuro, rimangono comunque uno dei fattori di ranking più importanti per migliorare la visibilità delle pagine del tuo sito sui motori di ricerca.
Ovviamente i backlink devono essere naturali e devono provenire da siti autorevoli e coerenti con il tuo settore di business. Per iniziare puoi dare un’occhiata a quelli dei tuoi competitor e prendere in prestito idee e spunti utili alla tua strategia.
2. Contenuti
Per essere di qualità, i contenuti del tuo sito devono essere scritti nel linguaggio naturale dell’utente, senza diventare una mera lista di parole chiave.
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3. Tag HTML
I tag HTML servono a comunicare a Google quali sono gli elementi più importanti della pagina.
I tag title e meta description sono ciò che gli utenti vedono sui risultati di ricerca, i tag di intestazione (da H1 a H6) suddividono il corpo del testo in titoli e sottotitoli. Il tag alt per le immagini contiene il testo alternativo per i contenuti visivi e consente anche di apparire tra i risultati di ricerca su Google Immagini.
In tutti questi tag è opportuno inserire le parole chiave principali della pagina, ovviamente in modo chiaro e discorsivo.
Ecco alcuni articoli di approfondimento sui tag HTML pubblicati sul mio blog
🔹 SEO On-Page: 10 fattori da conoscere per ottimizzare bene
🔹 Come ottimizzare il Title Tag per la SEO
🔹 Come creare una Meta Description SEO-friendly
🔹 SEO per Immagini 2020: i consigli di Google
4. Core Web Vitals
I Core Web Vitals sono le metriche più recenti diffuse da Google volte a misurare l’Esperienza dell’Utente sul sito.
Per esempio misurano i tempi di caricamento, la velocità degli elementi interattivi e la stabilità del layout.
Google ha dotato ogni elemento di una serie di linee guida per l’ottimizzazione.
Per esempio per un caricamento più veloce delle pagine Google consiglia di controllare i tempi di risposta del server o di eliminare Java Script e CSS, per una migliore interattività consiglia di suddividere il codice e usare meno JS, mentre per una migliore stabilità visiva consiglia di utilizzare gli attributi di dimensione per immagini e video e di caricare i contenuti dall’alto.

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5. Comportamento dell’utente
Per comportamento dell’utente si intende una serie di azioni che vengono compiute sulle pagine, per esempio la percentuale di clic (CTR), la frequenza di rimbalzo, la profondità di ricerca (il numero medio di pagine visitate) e la durata della sessione.
Per controllare le tue prestazioni sulle metriche del comportamento degli utenti, utilizza il tuo account Google Analytics e Google Search Console.
Il miglioramento di queste metriche sul comportamento degli utenti ha molto a che fare con la creazione di contenuti accattivanti. Ad esempio, il CTR si basa sull’avere uno snippet attraente nei risultati di ricerca. La frequenza di rimbalzo, la durata della sessione e la profondità di ricerca dipendono dal fatto che ci sia qualcosa di interessante e coinvolgente da fare sul tuo sito.
Per mantenere alto l’engagement degli utenti, assicurati di produrre contenuti di alta qualità con molti elementi visivi e collegamenti interni. L’obiettivo è catturare i visitatori e inviarli lungo il tuo funnel di vendita.
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6. Dati strutturati
Ci sono tantissimi dati strutturati da scegliere per comunicare a Google ogni piccolo dettaglio sui tuoi contenuti.
Per facilitarti il lavoro Google mette a disposizione l’Assistente per il markup dei dati strutturati che ti consente di inserire l’url e selezionare i vari elementi a cui attribuire i tag corrispondenti. Al termine dell’operazione sarà sufficiente salvare o scaricare il file HTML e caricarlo sul tuo sito.
Puoi anche controllare se i dati strutturati funzionano effettivamente con l’aiuto del Test dei risultati multimediali di Google.
7. Scheda Google My Business
Per fare SEO Locale bisogna rivendicare, ottimizzare e mantenere aggiornata la sua scheda aziendale Google My Business.
Aggiungi foto e video, cura i testi descrittivi, inserisci tutte le informazioni di contatto che possano essere utili ai tuoi potenziali clienti (recapiti telefonici, orari di apertura/chiusura, sito web e indirizzo email) ed esplora tutte le funzionalità della piattaforma che Google aggiorna periodicamente.
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8. Ottimizzazione mobile
Da settembre 2020 Google ha iniziato a indicizzare i siti web a partire dalla loro versione mobile.
Mobile-First Indexing at Google is becoming the default later this year. Googlebot is leaving its desktop behind, and using a phone, like most of our users. Curious to find out more? Check out our blog post! https://t.co/yfrpwLc4mX
— Google Webmasters (@googlewmc) March 5, 2020
Quindi se vuoi che il tuo sito venga posizionato su Google assicurati che abbia una versione mobile per essere fruito dagli utenti che si collegano in mobilità dai loro device (tablet, smartphone ecc.).
Conclusioni
È fondamentale tenere d’occhio l’evoluzione degli algoritmi di Google perché alcuni fattori di ranking aumentano o perdono importanza a discapito di altri.
Per questo è importante conoscerli per ottimizzare al meglio il sito e migliorarne le prestazioni.
Fonte: Search Engine Land